Pensieri in libertà
Voglia di Trail
Sono le 23:39 di un venerdì sera qualunque: sono sdraiato sul mio letto in via Lovolo a Carbonara, si perché da ormai qualche mese vivo da solo, ma non voglio parlar di questo, sono cose che accadono nella vita.
Sto pensando ai miei bambini, a tutte le volte che li ho visti correre, a quelle volte che Enrico mi chiede di portarlo alle sue gare, come le chiama lui.
Quando Enrico mi parla delle sue gare vedo i suoi occhi pieni di gioia.
Capisco che sente sua questa emozione perché se la gode tutta d’un fiato e la vive con me.
Mi torna in mente una sua frase, riferita al Monte della Madonna, che mi disse una sera mentre ci passavamo accanto in auto: "Guarda, papà, quanto è alta quella montagna! Facciamo una gara?" Gli risposi che di lì a poco una gara ci sarebbe stata, sia per me che per lui. Ovviamente lui sgranò gli occhi e sorrise felice.
E ci sarà eccome la nostra gara, come la amo chiamare con i miei compagni di squadra… Questo sarà il 10° anno del Trail di San Martino.
Penso a Igino e Cesare che ci stanno lavorando già da mesi. Sono due perfezionisti e curano ogni dettaglio al meglio, vogliono presentarsi con l'abito delle grandi occasioni, e so che non falliranno, perché quando organizzano un evento fanno sempre le cose alla grande, due formiche laboriose che non riposano neanche nei mesi invernali.
Poi il pensiero mi va a Gianni, che in una delle prime edizioni è arrivato secondo: eravamo tutti positivamente meravigliati perché si trattava di un’impresa MOSTRUOSA. Gianni è uno che fa quel che dice, e lui aveva annunciato che avrebbe fatto una grande corsa, mentre noi non gli credevamo.
Poi ritorno a me, sì perché salvo imprevisti ora è il mio turno; so che non riuscirò ad avvicinare il risultato di Gianni, le prime posizioni quest’anno sono già prenotate, ma devo fare bene e voglio dare il massimo, anche perché sento che la forma migliore non è lontana, e che tra un mese potrò essere in buone condizioni se continuerò a lavorare sulla salita.
Sarà dura correre sapendo che da me stesso pretendo un gran risultato, ma lo voglio, lo voglio come lo volevo la prima volta che sono andato sotto le 3 ore in maratona.
Ogni giorno sento che la forza cresce dentro di me, percepisco questo sottile cambiamento ad ogni allenamento, e anche se dicono che in autunno si va in letargo, io mi sento più sveglio che mai.
Non faccio promesse, ma di certo io ci proverò. Per me e per i miei piccoli.
Anche ora che sto per chiudere e addormentarmi, sognando le salite del Trail e il gonfiabile Blu dell’arrivo, dove so incontrerò sguardi e abbracci felici.
Grazie AtleticoBastia.
Io penso e sogno.
